Perché gli asciugamani puzzano | Ohga!

2021-11-23 06:30:54 By : Ms. Ivy Xing

A volte te ne accorgi dopo qualche giorno, magari proprio quando prendi l'asciugamano dal cassetto per posizionarlo accanto al lavandino, ma nella maggior parte dei casi la puzza si avverte subito. E allora sorge la domanda: ma perché, perché gli asciugamani puzzano anche dopo averli lavati? In effetti, l'odore è più pungente e più pronunciato rispetto a quando li metti in lavatrice, giusto?

Le ragioni sono semplici, anche se insidiose! - e qui li troverai spiegati, insieme ai consigli per evitare che i tuoi asciugamani e il tuo bucato in generale possano puzzare non appena escono dalla lavatrice.

Sono tante le persone che si ritrovano con asciugamani, federe e strofinacci che puzzano di rancido una volta tirati fuori dalla lavatrice. Non importa quale detersivo o disinfettante hai usato, ci sono altri motivi. Come spiega Mammachimica prendendo spunto dai consigli del chimico Fabrizio Zago, i motivi della puzza sono due: la lenta asciugatura dei tessuti e

Intendiamoci: l'odore del bucato rimane nella maggior parte dei casi su tessuti che si impregnano facilmente in acqua, come i cotoni, e con un peso elevato, come gli asciugamani. Assorbendo molta acqua e rimanendo troppo a lungo sullo stendino c'è infatti il ​​rischio che quest'acqua marcisca, soprattutto se non è in grado di evaporare. Pertanto, se l'ambiente è umido, freddo o non soleggiato, il rischio è molto alto.

La seconda ragione della puzza di rancido su lino e tessuti è il sebo della pelle. Ci sono alcuni tessuti, infatti, che sono fatti apposta per "raccogliere" lo sporco, come asciugamani, strofinacci e tovaglioli, e altri che si impregnano di grasso anche involontariamente, come le federe (su cui riposiamo la testa tutta la notte) . Se non vengono lavati bene, i tessuti trattengono lo sporco intrappolato e la puzza è inevitabile anche dopo il lavaggio (ma solo se non si seguono le regole che ora spiegheremo!).

Mammachimica consiglia innanzitutto di sfruttare al meglio la centrifuga della lavatrice, portandola al massimo dei giri. Più i tessuti vengono filati, infatti, più perdono acqua, richiedendo meno tempo di asciugatura e risolvendo così - almeno in parte - il problema dell'asciugatura lenta e dell'acqua che marcisce nelle fibre.

Il secondo trucco è stendersi subito, appena la lavatrice ha finito di lavare, evitando di lasciare i panni nel cestello.

L'asciugatrice, poi, può essere una soluzione. Perché, a seconda dei casi, può comunque diventare sostenibile: se, infatti, la tua casa non ti permette di asciugare i capi nel miglior modo possibile, probabilmente ti ritroverai a rilavarli più volte, sprecando comunque molta energia e molta acqua in lavatrice. Con l'asciugatrice in inverno si risolvono molti problemi di puzza.

Attenzione infine al lavaggio: quando i capi non sono particolarmente sporchi è bene optare per le basse temperature, ma come sottolinea Mammachimica ci sono alcuni capi che accumulano sebo, come asciugamani e federe, ma anche t-shirt di cotone nel caso di persone con pelle particolarmente grassa. Questo sebo rimane nelle fibre e contribuisce al cattivo odore e in questo caso, quindi, è giusto affidarsi a temperature più elevate. Asciugamani, strofinacci, accappatoi e tovaglie vanno quindi lavati a 60 gradi, per evitare che l'odore di rancido rimanga intrappolato e, ancora, evitando un doppio ed inutile lavaggio.